Ci risiamo. Abbiamo appena finito di interpretare a fondo l’ultimo algoritmo che ci ritroviamo a iniziare da zero con il nuovo Google Panda. Chiaramente, occupandoci di SEO, anche noi di Engenia siamo corsi ai ripari effettuando centinaia di test sulla parola chiave “Google Panda“, con risultati – dobbiamo dire – davvero molto interessanti.
Prima di tutto abbiamo fatto la cosa più naturale del mondo: abbiamo reinizializzato il nostro browser per avere i risultati puliti da qualsiasi pregressa navigazione ed abbiamo cercato GOOGLE PANDA. 80.000.000 di risultati e quindi 80 milioni di contenuti indicizzati dal nostro caro motore di ricerca. Sono le 19.24 del 17 giugno 2011, in questo momento al primo posto c’è il famoso blog “tagliaerbe” , secondo posto per kosmosol, terzo posto per Danilo Pontone e quarto posto per wmtools, tutti blogs interessantissimi nei quali è possibile trovare approfondimenti circa le ultime novità riguardanti web marketing, seo e ottimizzazioni varie. Di seguito trovate uno dei video più interessanti che parlano di questo tema.
Leggendo i rispettivi articoli sembra (uno dei pochissimi casi da quando si parla di algoritmi di Google) che tutti sono d’accordo: Google Panda è un aggiornamento che torna a dare fondamentale importanza al contenuto di un sito. L’eccessivo lavoro di link building aveva minato la bontà dei risultati, tanto che ormai non si faceva altro che rincorrere scambi di visibilità, anchor text e sovra-ottimizzazione delle pagine.
Ma come funziona Google Panda? Si conoscono tutti i segreti di questo algoritmo?
Sicuramente possiamo fidarci degli esperti: questa volta nessun comunicato che dribla le risposte. La risposta questa volta suona chiara per tutti: contenuti di qualità, approfondimenti specialistici, testi inediti ed esperienza umana nel pensare al proprio sito da ottimizzare.
Chi sarà maggiormente penalizzato da Google Panda?
Si sente molto parlare di penalizzazioni riguardanti sito costruiti esclusivamente da attività di Article marketing, siti di grandi dimensioni, siti con molta pubblicità, nonchè siti che linkano a pagine di pessima reputazione.