grandi cambiamenti che il web ha portato all’economia globale hanno costretto i ristoratori a correre ai ripari in men che non si dica. Il settore enogastronomico, infatti, ha subìto un cambiamento repentino che non è stato facile da gestire da parte degli imprenditori del settore. Ricordo che fino a pochi anni fa, c’era un divario incredibile tra il mondo alberghiero e il mondo della ristorazione. Gli albergatori è da più di 10 anni che investono nella pubblicità su internet; i ristoratori, invece, hanno snobbato questo straordinario mezzo, convinti che il “passaparola” potesse dar loro tutte le garanzie che avevano sempre avuto. Non fare pubblicità sembrava essere un vezzo di quei ristoratori che vedevano la comunicazione come una macchia alla carriera; nessuno aveva spiegato loro che essere presenti sul web non è “fare pubblicità” ma significa semplicemente “farsi trovare” da chi – sui motori di ricerca – sta effettuando una ricerca mirata.
Pubblicità per ristoranti – cosa c’è da sapere
Prima di tutto occorre sapere che il nuovo passaparola corre sul web: che lo si voglia o meno, lasciare un’opinione su un ristorante non dipende dalla volontà del ristoratore; qualsiasi ristorante è assoggettato ad una possibile critica/valutazione. Pertanto occorre anche cercare di capire quali sono gli strumenti più usati dagli internauti “gastronaviganti”. Basta fare qualche ricerca su Google per scoprire che ci sono milioni di commenti su guide nazionali o internazionali come Oraviaggiando.it, Tripadvisor.it, 2spaghi.it e maps.google… Sono gli utenti di questi portali i nuovi potenti dell’enogastronomia: centinaia di migliaia di turisti, businessman, appassionati o semplicemente potenziali clienti che ad ogni loro visita fanno corrispondere una recensione.
Pubblicità per ristoranti – COSA FARE
La mia opinione è quella di affidare la propria comunicazione ad un’agenzia che si occupa di web-marketing: il budget richiesto ai ristoratori solitamente non è elevato… ma se si decide di far tutto da soli consigliamo di prestare attenzione ai siti gratuiti: molto spesso non ci sono moderatori in grado di filtrare i commenti falsi; meglio affidarsi alle guide più famose: hanno l’autorevolezza di poter dar voce ai ristoranti e ai ristoratori e possono controllare che non ci siano attività fraudolenti da parte di concorrenti – diciamo così – troppo zelante.
Tra le guide oggi più serie e in grado di direzionare davvero nuova clientela, citiamo sicuramente la guida www.oraviaggiando.it, portale enogastronomico abbinato al magazine La Madia e unico che promuove la ristorazione con recensioni separate: una giornalistica fatta dalla redazione e le altre proposte dagli iscritti (che non possono nascondersi dietro un nick in quanto tracciati da indirizzo IP).