In passato qualche ristoratore ci aveva provato: far realizzare shopping bags personalizzate per invogliare i clienti a portar via la bottiglia di vino non del tutto consumata; ben presto, però, gli stessi ristoratori si sono dovuti arrendere alla mancanza di “educazione” al consumo take away. In Italia portarsi via una bottiglia di vino non terminata suona come il portarsi via il cibo avanzato: non sta bene, non si fa, ci si vergogna! E mentre molte aziende vinicole sono corse ai ripari realizzando bottiglie da 33 cl o al massimo da 50 cl, il consumo del vino al ristorante continua a scendere in modo preoccupante, anche per colpa dei controlli con l’etilometro (giustissimo ma devastante per le vendite).
Ma perché credere ancora nella produzione di buste porta-bottiglie se la richiesta è ancora molto bassa? “E’ solo una questione di abitudine” spiega Giovanni Mastropasqua – promotore insieme a Mirco Bannini e Alessandra Farina del progetto TAKE YOUR WINE – “occorre che lo facciano tutti i ristoratori d’Italia, altrimenti non può diventare un <<costume>>. A chiunque piacerebbe portarsi a casa il vino non consumato al ristorante, ma spesso manca il coraggio di chiederlo al ristoratore; se si crea un circuito allargato in cui è lo stesso ristoratore ad invitare il cliente a portarsi via la bottiglia di vino, sarà più facile che il progetto prenda piede.”
L’intervento della guida ai ristoranti Oraviaggiando.it non ha lo scopo esclusivamente promozionale. Oraviaggiando sta intervenendo nel progetto investendo soldi che porteranno un forte abbassamento dei costi per i ristoratori che intenderanno acquistare le shopping bags TAKE YOUR WINE.